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Siegfried Stohr
ISBN:
978-88-88269-52-8
240 pagine, 27 foto,
formato 15x21 cm, brossura
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19,00 €
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Pilota senza ali
Quella non era la "mia" Formula 1
Quella non era la "mia" Formula 1
Volume esaurito
Stohr, nato a Rimini nel 1952 da padre tedesco e madre italiana, inizia la sua carriera agonistica coi kart a 14 anni, dopo aver gareggiato in diverse categorie, ci racconta che quando al posto dei cordoli c’erano i marciapiedi del Nurburgring o la chicane di Montecarlo, la Formula 1 in cui ha corso nel 1981 conservava parte del fascino degli anni ’60.
Siegfried, che è anche psicologo, ci accompagna in un viaggio straordinario fra ricordi, sogni, riflessioni che ci guidano a vivere il mondo delle corse attraverso le emozioni di un pilota speciale. Tutto questo in uno stile profondo e piacevole che avvicina il lettore all’abitacolo di una monoposto e al suo viaggio nel pericoloso mondo della velocità, nella sua passione per la montagna e per i corsi di Guida Sicura che dall’82 tiene all’autodromo di Misano.
“Quel che resta sono solo i risultati. Freddi. Matematici. Ma nei ricordi degli appassionati, nello sguardo degli spettatori restano soprattutto le curve e le staccate, la velocità e i sorpassi di chi è riuscito a farsi largo solo con la sua velocità...”.
Stohr, nato a Rimini nel 1952 da padre tedesco e madre italiana, inizia la sua carriera agonistica coi kart a 14 anni, dopo aver gareggiato in diverse categorie, ci racconta che quando al posto dei cordoli c’erano i marciapiedi del Nurburgring o la chicane di Montecarlo, la Formula 1 in cui ha corso nel 1981 conservava parte del fascino degli anni ’60.
Siegfried, che è anche psicologo, ci accompagna in un viaggio straordinario fra ricordi, sogni, riflessioni che ci guidano a vivere il mondo delle corse attraverso le emozioni di un pilota speciale. Tutto questo in uno stile profondo e piacevole che avvicina il lettore all’abitacolo di una monoposto e al suo viaggio nel pericoloso mondo della velocità, nella sua passione per la montagna e per i corsi di Guida Sicura che dall’82 tiene all’autodromo di Misano.
“Quel che resta sono solo i risultati. Freddi. Matematici. Ma nei ricordi degli appassionati, nello sguardo degli spettatori restano soprattutto le curve e le staccate, la velocità e i sorpassi di chi è riuscito a farsi largo solo con la sua velocità...”.